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La vicina di Casa

Part II sent by Malebug and uploaded on data 17/February/2003 21:07:01


Vedi il piede di Simona infilarsi fino in fondo, vedi il suo gigantesco alluce scendere pericolosamente su di te ma prontamente ti scansi tra le sue dita e riesci a trovare sistemazione li sotto tra il forte odore dei suoi piedi… poi un attimo di pausa… e poi un altro terremoto e poi piombi nel buio più completo… Simona si è infilata le scarpe da ginnastica e tu ti trovi imprigionato oltre che dentro la scarpa, anche tra la sua calza fetente e bagnata ed il suo piede che ha già incominciato a scaldarsi… E’ ora di reggersi forte… si esce per una camminata… scivolare sotto al suo piede non sarebbe piacevole… futura macchiolina rossa…

Incominci ad essere sballottolato di qua e di la ma fortunatamente sei aggrappato ad un filo della calza… è questa l’unica tua salvezza… durante la camminata vedi nella penombra le dita di Simona flettersi in alto mentre alza il piede per poi piombare pericolosamente su di te per poi piegarsi a terra schiacciandoti… e poi di nuovo… l’aria è sempre più viziata qui dentro ed a malapena riesci a respirare… poco più tardi l’aria è talmente impregnata dell’odore dei piedi di Simona che senza accorgertene perdi i sensi e svieni. Ritorni in te solo quando un filo d’aria pulita arriva ai tuoi polmoni e con colpi di vomito ti rimetti in sesto e cerchi di respirare quanta più aria sia possibile… Sei stato fortunato a non scivolare sotto al suo piede quando hai perso i sensi… sei stato salvato solo dal fatto che il sudore del piede di Simona aveva fatto si che la calza si attaccasse alla pianta del suo piede lasciandoti illeso…

Simona si dev’essere sfilata le scarpe e questo ti fa tirare un sospiro di sollievo… se così si può dire… ricordati che sei sempre intrappolato dentro alla sua calza.

Dai movimenti capisci di essere sospeso in aria assieme al suo piede che sta dondolando su e giù con le dita rivolte verso l’alto… sei ancora aggrappato al tuo filo di salvezzama la tua situazione è più pericolosa di quella di prima…Qualche minuto fa eri in piano e la sua calza, rimasta appiccicata al piede, ti salvaguardava dal finire sotto al suo peso… adesso invece l’inclinazione del suo piede ti tiene sospeso nell’aria… sotto di te l’oblio… inoltre, come se non bastasse, la calza si era distaccata dal suo piede mettendo la tua vita in grave pericolo… Ti rendi conto che se la tua presa sul filo della calza dovesse venire meno, scivoleresti giù all’interno della calza in direzione del suo tallone… se mai finissi li sotto… basterebbe che si alzasse in piedi perché di te non rimanga niente… Simona incomincia a muovere le dita sotto le quali ti trovi mettendoti in seria difficoltà… anche qui ti potrebbe schiacciare tra le sue dita senza nemmeno accorgersene e senza fare la minima fatica… scompariresti, spalmato un po’ tra le sue dita ed un po’ sui fili della calza… Pare che per te si metta male… preghi che questa tortura finisca presto…Senti le due amiche parlare del più e del meno, ma non riesci a capire molto delle parole che tuonano su di te… sei troppo impegnato ad aver salva la vita… L’unica cosa che riesci a comprendere chiaramente è Manuela che dice a Simona…

“EIH, NON TI HO FATTO VEDERE LE MIE SCARPE NUOVE!!! LE VUOI VEDERE???”

Simona risponde…

“SI! FAMMI VEDERE UN PO’ COSA HANNO FRUTTATO I MIEI INSEGNAMENTI DI SHOPPING APPLICATO!”

L’amica va in un’altra stanza e Simona rimane da sola e senza farci caso si sistema la calza all’interno della quale mi trovo io… forse disturbata da un lieve fastidio sotto le dita…tira la calza da sotto la pianta e tu vieni sbatacchiato di qua e di la finche aihmè… perdi la presa… cadendo vedi l’immensa pianta del piede di Simona scorrere velocemente davanti a te e guardando in alto le sue dita allontanarsi sempre di più… Scivoli sempre più in basso ed accade quello che speravi non succedesse… Simona, avendo eliminato quel fastidio sotto alle dita del suo piede lascia andare la calza e tu ti trovi adesso pressato tra la sua calza ed il suo tallone… Adesso si che devi avere terrore… La tua vita è vicina alla fine… pensa ucciso come un parassita dalla ragazza che hai sempre sognato di avere al tuo fianco… e adesso che l’hai conquistata pensi alla brutta fine che ti sta venendo incontro… anzi, che ti sta per schiacciare…Manuela torna da Simona ed apre la scatola che contiene le sue scarpe nuove… La senti dire…

“DAI SIMO, VUOI PROVARLE?”

Simona risponde…

“MAH SI, VEDIAMO SE SONO SUFFICIENTI COMODE… SAI CHE IO SONO MOLTO CRITICA!!!”

E in questo momento che la paura ti rende straordinariamente lucido e ti viene in mente l’unica ed ultima possibilità di salvarti…

Ti eri dimenticato che alle tue dimensioni passi ancora, se ben a fatica attraverso le maglie della calza… ma devi farlo in tutta fretta… Simona sta per infilarsi la scarpa… devi scappare da quella prigione! Ti divincoli tra le strette corde che formano la calza all’altezza del tallone e vedi la tua destinazione in basso, avvicinarsi sempre di più… Si tratta di un bel paio di scarpe di pelle, con un tacco di 5 centimetri… ti ricordo che si tratta di 100 volte la tua statura… aperte dietro ma chiuse davanti… ti trovi appeso e sospeso nel vuoto… il piede di Simona si avvicina velocemente alla scarpa fino a quasi toccarla… è questo il momento di lasciarti cadere e pregare per le tue sorti… Lasci la presa e, dopo essere atterrato sulla parte di plantare dove poggia il tallone, la pendenza ti fa rotolare verso la punta della scarpa, ti fermi nella sezione delle dita guardando il Piede di Simona inserirsi vieni immerso nuovamente nel buio e la pressione si incrementa sul tuo corpo mentre si alza in piedi per fare 2 passi di prova… Senti Simona dire…

“MAH, MI VANNO STRETTE…”

e muovando le dita pericolosamente su di te…

“LE TROVO SCOMODE IN PUNTA…”

Manuela ribatte…

“SI MA SIMO, LE STAI PROVANDO CON LE CALZE… DAI QUA!”

Il piede di Simona viene estratto fortunatamente dalla scarpa e lo vedi allontanarsi velocemente lasciandoti intrappolato dentro quella scarpa che profuma ancora di cuoio… Sei sopravvissuto anche questa volta… pensi che la fortuna, almeno quella, gioca dalla tua… ma non fai in tempo a rialzarti che uno scossone ti fa perdere l’equilibrio e senti la voce di Manuela…

“POSSO ESSERMI SBAGLIATA MA QUESTE SCARPE LE HO COMPRATE PER ESSERE CALZATE COSI’!”

e dopo queste parole vedi con terrore un’ombra su di te e poi il piede scalzo di Manuela scendere su di te… Urli a squarciagola sperando di essere notato…

“No Manuelaaa!!! Non mi schiacciare!!! Sono dentro alla scarpa!!! Ti prego!!!”

Nessuna reazione da parte di Manuela che in tutta scioltezza continua nell’infilarsi la scarpa imprigionandoti sotto al suo gigantesco piede nudo… Corri nuovamente verso la parte delle dita mentre il Manuela sistema il suo piede spingendolo dentro e su di te… sei sotto al suo alluce rischiando di venire schiacciato… Basta un passo per farle pressare l’alluce su di te e spiaccicarti… certo sarebbe un peccato sporcare le sue scarpe nuove… Fortunatamente tutto questo non succede e ben presto il suo piede viene estratto dalla scarpa trascinandoti e portandoti nella sezione dove poggia la pianta… Simona allora, decide di provarsi le scarpe senza le calze che si sfila prontamente… e con terrore, ormai stremato vedi sopra di te il piede di Simona scendere dentro la scarpa, su tutta la pianta e tra le dita vedi appiccicati i batuffoli prodotti dallo sfregare della calza sul suo piede… troppo tardi per fuggire… sei spacciato… il suo piede piomba su di te pressandoti su quel plantare con una forza indescrivibile, ti senti morire, nonostante Simona non si sia ancora alzata in piedi… Quello sarà il momento in cui dirai addio a questo mondo…

Fortunatamente il suo piede è solo poggiato sul plantare e Simona decide di non fare la camminata di rito in quanto trova le scarpe già sufficientemente confortevoli… Il suo piede esce dalla scarpa ma per tua sventura rimani incollato al suo piede con la faccia rivolta verso il basso… ti stacchi solo quando il piede si inarca provocando una piccola arricciatura proprio dove ti trovi tu… e cadi nuovamente… ma dove??? Nella scarpa di Simona…. Che si reinfila le ormai putride calze e le scarpe imprigionandoti di nuovo là dentro…

A questo punto un nuovo giramento di testa ti avvisa che stai crescendo di nuovo… questa volta la tua statura viene raddoppiata e ti fermi alle dimensioni di 1 millimetro… Quando la tua crescita finisce cerchi di issarti sulla parte superiore delle dita di Simona usando le trame della calza come pioli… Riesci ad issarti lassù appena in tempo perché senti Simona salutare la sua amica Manuela… ed uscire dalla casa… i suoi passi sono terremoti per te e vieni sballottolato su e giù sbattendo dalla calza sopra alle sue dita alla linguetta delle scarpe e poi di nuovo giù…. Fino al suo rientro a casa… almeno per una volta non hai rischiato di essere schiacciato…Simona si sfila le odorosissime scarpe da ginnastica… tu rimani saldo sul suo dito alluce mentre Simona si infila i suoi zoccoli ancora più odorosi ed usati… I suoi passi ti sbattono ma questa volta non vuoi mollare la presa… Il rodeo dura poco e come tutti i cow boys vieni sbalzato via… cadi sotto alle sue dita ancora calzate dentro alle calze proprio nel momento in cui se le sfila e le getta dentro alla lavatrice… mancavano solo loro al suo bucato… la vedi chiudere il portello, mettere il detersivo e l’ammorbidente e poi contatto… l’acqua incomincia a salire nel cestello… rimani atterrito nel vedere l’acqua inondare il cestello mentre Simona si sta struccando e lavando per andare a dormire… poi il cestello incomincia a girare affogando tutti quei panni sporchi… se non fossi stato sbalzato dal piede di Simona… la tua sorte sarebbe stata quella… lavato via dentro alla lavatrice… mentre sei incantato a vedere quello spettacolo terribile il piede di Simona ricompare di fronte a te, scendendo  nello zoccolo… rischi per l’ennesima volta di essere schiacciato!!! Ti volti e corri verso il punto in cui sono evidenti i segni scuri delle dita di Simona che si sono fotocopiate negli anni su quel putrido plantare… Con un boato le sue dita piombano su di te… questa volta pulite e profumate di sapone…Simona cammina verso la sua camera, si sfila gli zoccoli, si immerge nel suo letto comodo e spegne la luce… Rimani stremato nel suo zoccolo e ti addormenti… le tue forze si sono esaurite… Buona notte… piccolo… domani ti aspetta una faticosa giornata…

La tua notte è popolata da incubi terribili… ti capita di sveglairti di soprassalto e di sentirti cadere nel vuoto… Ombre gigantesche ti terrorizzano… ed in fine… arriva il mattino… apri gli occhi sperando di svegliarti da un lungo sogno… speri di trovarti nel tuo letto… adesso ti alzerai, andrai in cucina, una buona colazione abbondante, una sciacquata a faccia e denti e poi via a lavorare… Purtroppo la realtà non risulta essere quella che ti aspetti… Le tua narici sono piene dell’odore dei piedi di Simona, guardi in alto e vedi la luce del sole che viene filtrata dalla parte di zoccolo che sta sopra di te…  Niente da fare, sei ancora un insignificante insetto… ma qualcosa è cambiato attorno a te… una nota positiva… durante la notte hai riacquistato una parte, se ben irrilevante, della tua statura… Adesso sarai alto 5 millimetri circa… Adesso le tue dimensioni ti permettono di renderti almeno visibile… Forse difficilmente qualcuno si accorgerà di te… ma almeno adesso una piccola speranza cresce in te… Riuscirai a farti notare, potrai chiedere aiuto a Simona, lei potrebbe usare una delle altre pozioni su di te per farti ritornare normale… devi muoverti e darti da fare… Ti affacci all’imboccatura dello zoccolo guardandoti intorno. Tutto tace… guardi in alto e vedi svettare sopra di te il letto di Simona… probabilmente sta ancora dormendo… Il tuo stomaco sta facendo strani rumori… l’avventura di ieri ti ha fatto dimenticare totalmente la fame… adesso però ne hai tanta… devi trovare qualcosa da mangiare prima che Simona si alzi… Ti cali dal tacco dello zoccolo cercando di non cadere, anche una caduta da quell’altezza potrebbe essere dannosa per la tua salute… Una volta con i piedi finalmente sul pavimento ti dirigi in direzione della cucina, forse li c’è qualcosa da mangiare… Dopo la lunga camminata verso la cucina raggiungi la tua destinazione e la fame, nel frattempo, è cresciuta in te… devi trovare al più presto qualcosa da mettere sotto ai denti… e finalmente trovi quello che cerchi… sotto al tavolo vedi delle briciole… e ti fiondi affamato come non mai… alla tua statura ti sarebbe bastata una briciola per saziarti… Ne addenti una ed incominci a divorare quel pasto di dimensioni esagerate. Ti sembra di essere in paradiso… ma proprio mentre sei impegnato a consumare il tuo banchetto ecco che senti i giganteschi boati dei passi di Simona che scuotono il terreno e si avvicinano verso di te… Vedi i suoi piedi calzati negli zoccoli calpestare il pavimento della cucina avanti ed indietro… Si sta preparando la colazione… la guardi in adorazione… ti sembra che sia passata un’eternità da quando l’hai vista l’ultima volta in tutta la sua bellezza, infondo ieri l’unica cosa di lei che sei riuscito a vedere sono i suoi piedi che cercavano di schiacciarti ma a cui sei sempre riuscito a sfuggire. La vedi versarsi del latte dentro ad una tazza e sorseggiare piano per non bruciarsi le delicate labbra. Mentre fa questo la vedi voltarsi e muovere un passo nella tua direzione, poi un altro ed un altro ancora, sempre più vicina, fino a posare il suo ultimo passo a poca distanza da te. Poi la sua voce tuonante…

“CHE SCHIFO!!! UN ALTRO INSETTO!!! DOVRO’ CHIAMARE LA DISINFESTAZIONE!!! MI DISPIACE PER TE… MA DOVRAI FARE LA FINE DEGLI ALTRI!!!”

Pensi che stia parlando a te ed il sangue ti si gela nelle vene!!! Non avevi pensato al fatto che alle tue dimensioni attuali, oltre che essere visibile e poter sperare di chiedere aiuto, saresti potuto essere scambiato per un insetto… e finire schiacciato… Corri a più non posso verso il lato opposto di dove si trova Simona e ti guardi indietro… poi ti fermi e noti che ai suoi piedi qualcosa si stava muovendo… e questo ti fa rilassare un po’ed assisti ad uno spettacolo davvero raccapricciante. L’insetto sta correndo verso la tua direzione e vedi lo zoccolo di Simona alzarsi portandosi proprio su di lui. L’ombra del piede di Simona si sposta velocemente sull’insetto fino a ricoprirlo. Vedi scendere la sporca suola nera dello zoccolo. L’insetto continua a correre freneticamente agitando le sue antenne ma per lui non c’è più speranza… la suola dello zoccolo si poggia dolcemente sul suo dorso bloccandolo a terra… Infine Simona scarica tutto il suo peso sul suo già robusto zoccolo… Si sente un crack da sotto la suola e questa si poggia sul pavimento riducendo l’insetto in un ammasso di poltiglia informe. Simona rialza il piede quasi a mostrarmi i resti dell’insetto spiaccicato sotto la parte centrale della sua suola… sembra quasi un avvertimento nei miei confronti… sembra quasi come se volesse dimostrarmi la morte che mi poteva aspettare dietro l’angolo… Io terrorizzato cado in ginocchio e rimango immobile guardando cio che rimaneva dell’insetto spalmato sul pavimento.

Simona poggia la tazza sul tavolo sotto il quale ti trovi ed accende la televisione per vedere il suo programma del mattino preferito. Allontana la sedia dal tavolo e si siede… vedi il suo piede sovrastarti e posarsi dall’altra parte… sei in pericolo, sei intrappolato tra i suoi piedi. Si sfila gli zoccoli facendoli cadere sul pavimento ed uno cade vicinissimo a te facendoti rischiare di essere schiacciato… beh, questa affermazione non è del tutto sbagliata, infatti cadendo lo zoccolo si ribalta su un fianco investendoti e facendoti cadere a terra. Una volta a terra ti rendi conto di avere le gambe bloccate sotto allo zoccolo. Simona incrocia i piedi prima sotto alla sedia per poi allungarle verso di te. Da questo punto di vista vedi svettare sopra di te la pianta del suo piede destro, bianca, morbida, ben curata… tanto affascinanti quanto micidiali. Non riesci a toglierti dalla testa la scena a cui hai assistito prima… quell’insetto potevi essere tu. Finito di fare colazione Simona alza il suo piede su di te e raddrizza lo zoccolo per infilarselo. Così facendo ti liberi e corri via. La vedi alzarsi ed andare in bagno, l’occasione giusta per trovare un riparo. Quel mobile fa al caso tuo, spera di non trovare qualche brutta sorpresa li sotto, ricordati che l’essere schiacciato come un insetto non’è l’unico pericolo che corri, ti potresti trovare a dover combattere per la vita contro qualche mostruoso insetto. Stai per raggiungere il mobile quando senti di nuovo i suoi passi dietro di te ed in un attimo è su di te. Ti fermi guardando in alto… Ti scoppia il cuore quando la vedi svettare su di te ed i suoi occhi puntati su quell’essere insignificante, quell’insetto che sei te, uno sguardo terribile, di odio e poi le sue parole…

“FORSE STAI CERCANDO IL TUO AMICO?”

Simona alza la suola del suo zoccolo puntando sul tallone mostrandoti i resti ormai maciullati dell’insetto schiacciato poco fa… ormai, dopo i pochi passi che ha fatto per casa, di lui non resta molto e quello che è rimasto è diventato parte integrante di quella sporca lurida suola… non vuoi fare quella fine… devi reagire… non vuoi diventare anche te una macchiettina di sporco sotto alla suola di Simona… la cosa che ti umilia di più è che ti ucciderà scambiandoti per un insetto senza rendersi conto che sotto al suo piede, nel momento in cui caricherà tutto il suo peso su di te, ci sarai tu, la persona con cui è stata l’altra notte… magari ci poteva essere la possibilità di veder nascere un amore, ma presto di te non rimarrà niente e nessuno saprà che fine avrai fatto… nessuno andrà a controllare le sue suole…Scappi terrorizzato verso il mobile ma con un passo il suo zoccolo piomba davanti a te sbarrandoti la strada… scappi nella direzione opposta ma con un tonfo la tua fuga viene di nuovo interrotta. Il tuo sguardo cade sul suo piede che si sta muovendo… sei spacciato… si sta preparando a schiacciarti… Lo vedi alzarsi su di te e ben presto il tuo campo visivo è completamente occupato dalla suola del suo zoccolo che scende a gran velocità su di te… Devi cercare di sopravvire al tuo detino crudele e con un balzo ti lanci verso il tacco dello zoccolo… chiunque penserebbe che sei un folle, ma tu hai in mente un piano, ormai ti sei abituato a quella vita da insetto e qualche astuzia ti viene automatica… infatti, mentre con un tonfo la parte anteriore di suola dello zoccolo scende sul pavimento fino a non lasciare nemmeno un filo di luce li sotto, riesci ad atterrare sotto al tacco scampando alle intenzioni di Simona… Quando vedi quel tacco altissimo incominciare a scendere verso di te capisci che sta per appoggiarlo a terra e tu ti trovi nella traiettoria ma, con la stessa agilità riesci a sfuggire anche al tacco infilandoti nello spazio di sbalzo che c’è tra il tacco ed il resto della suola.La vedi alzare immediatamente il piede controllando la suola e cercando i tuoi resti maciullati li sotto li sotto ma purtroppo non viene accontentata, l’insetto è riuscito a sfuggire al suo piede e, peggio ancora, sta scappando sotto il mobile. Infatti tu approfitti di questo momento per correre freneticamente verso il mobile e lei ti vede con la coda dell’occhio. Il terrore ti assale quando ti accorgi dell’ombra che ti sta raggiungendo e guardando in alto vedi il suo piede che è ormai sopra di te… Simona non si da per vinta facilmente, uccidere questo insetto (tu) è diventato ormai una sfida e credimi, non ti mollerà tanto facilmente, vuole vederti ridotto ad una poltiglia sotto la sua suola… Ormai l’ombra ti ha coperto ed il piede sta riscendendo verso di te. L’adrenalina ti fa correre talmente veloce che, proprio quando il piede di è ormai a pochi centimetri da te, ti lanci e senti un boato dietro di te. Hai raggiunto la meta e cadendo ti guardi indietro vedendo la parte anteriore dello zoccolo di Simona piombare rovinosamente sul pavimento per poi rialzarsi e scomparire. Sei salvo, ma dovrai uscire prima o poi da lì e quando lo farai dovrai fare molta attenzione… le cose si complicano da adesso, lei sa che sei li ma per lei sei un insetto schifoso… se ti vedrà, ti schiaccerà di sicuro e questa volta non sbaglierà il colpo tanto facilmente…

Smetti di pensare quando vedi davanti a te scendere di nuovo lo zoccolo ed a grandi passi Simona si allontana dal mobile per andare in un'altra stanza… è questo il momento di scappare? Nessuno può saperlo ma tanto vale tentare, infondo cosa rischi? Solo la vita no? Beh… certo non è la fine che chiunque vorrebbe fare… ma è quello che hai sempre sognato e, caso strano, adesso che il sogno è diventato realtà, vorresti non aver mai desiderato tutto questo… Smettila di pensare… è ora di agire!!!

Ti guardi intorno e decidi che correre lungo lo zoccolo del muro è la cosa che ti conviene di più… devi rimanere illeso fino a che non raggiungerai le tue dimensioni originali… è solo questione di tempo, centimetro dopo centimetro riacquisterai la tua statura… ma quanto tempo dovrai sopravvivere? E se la tua crescita si dovesse fermare qui? Saresti disposto a vivere il resto della tua vita in queste condizioni? Ti avvii verso l’esterno ma qualcosa ti fa desistere. I passi di Simona vengono verso di te… no, ha preso una scopa e vuole tirarti fuori di lì. Vedi il viso gigantesco di Simona comparire da sotto al mobile ed un occhio che ti cerca, poi ti vede e si rialza, va sul punto in cui ti ha visto ed infila la scopa sotto al mobile. Le setole della scopa vengono velovcemente verso di te ed in men che non si dica, ti ritrovi schiacciato da quelle setole che per te sono grandi come tronchi d’albero, ma molto più leggeri vieni estratto dal mobile e l’astuzia è di nuovo tua complice. Ti arrampichi a gran velocità lungo uno di questi tronchi e ti nascondi in cima. Simona estrae la scopa dal mobile e poi la reinfila altre 2 o 3 volte, poi si riabbassa e guarda… di te nemmeno l’ombra e la senti esclamare…

“TANTO PRIMA O POI TI PRENDO E TI ASSICURO CHE DOPO CHE MI HAI FATTO FATICARE COSI’ A CATTURARTI, MI DIVERTIRO’ PARECCHIO AD UCCIDERTI!”

Poi si rialza, prende la scopa e la posa nello sgabuzzino. Vedi la porta chiudersi e ti trovi immerso nel buio. Solo da sotto la porta filtra un filo di luce… devi uscire di li, passerai sotto alla porta, raggiungerai la camera di Simona, ti arrampicherai sopra al guardaroba, ti infilerai nella scatola e qui, una delle botticine conterrà la pozione che ti farà tornare alle tue dimensioni normali…

Ti avvii in direzione della luce che filtra da sotto alla porta, ogni tanto vedi delle ombre passare davanti alla porta, dev’essere Simona che cammina per casa ignara del fatto che l’insetto che vuole uccidere sei tu ma anche inconsapevole del tuo rifugio. Arrivi alla porta e ti abbassi per poterci passare sotto, ti sporgi per vedere dove si trovi la tua predatrice e, come si dice, “se maometto non va alla montagna…”, o era il contrario? Il suo piede ti piomba davanti, impaurito guardi in alto ma, fortunatamente non ti ha visto… per te sarebbe stata la fine… Vedi il suo tallone alzarsi dallo zoccolo e la punta pressare sul terreno e poi via, prosegue nel suo tragitto ed in un attimo Simona scompare in camera sua. Bene signor fortuna, vediamo come raggiungi il tuo obiettivo.Cammini con cautela lungo il muro e ti trovi alla porta della sua camera, la vedi seduta sul letto e, sorpresa, ha in mano la misteriosa scatola di velluto nero e sta guardando le boccettine colorate che sono al suo interno… Ti avvicini al suo letto attraversando pericolosamente il pavimento e ti trovi sotto al letto. Ti avvicini ai suoi piedi che adesso sono estratti dagli zoccoli e sfiorano con le dita il terreno. Devi scalare Simona e raggiungere le boccette. Certo, l’idea di trovarti di nuovo a respidare il forte odore dei piedi di Simona ti fa già venire la nausea… ma questa è l’unica strada che ti rimane per poter tornare te stesso… Ti avvicini al suo alluce gigantesco e proprio mentre ti stai per arrampicare ti prende l’ennesimo giramento di testa e ti senti crescere nuovamente… cadi a terra ma ti riprendi subito, guardi in alto e ti rendi conto di essere nuovamente cresciuto e adesso la tua statura è di 5 centimetri. Ragionando velocemente pensi che forse adesso Simona ti avrebbe potuto sentire se fossi riuscito ad urlare sufficientemente forte… Accumuli tutta l’aria che i polmoni ti concedono ed urli come non hai mai urlato prima…

“Simonaaaaaa!!!! Guarda in bassooooo!!!! Sono iooooo!!! Sono qui vicino al tuo piede!!!!!”

Come ti aspettavi vedi Simona fermarsi dal fare quello in cui era occupata guardandosi intorno, e la senti dire…

“MA HO LE ALLUCINAZIONI??? MI E’ SEMBRATO DI SENTIRE UNA VOCE!!! NAAAAAA!!! DEVO ANDARE A DORMIRE PRIMA LA SERA…”

Così dicendo si rimette in contemplazione allora decidi di fare qualcosa di più efficace… se la tua voce è inefficace, speri che il tatto sia più utile… ti porti dietro al suo piede e ti avvicini alla sua pianta bianca. La tocchi ed incominci a massaggiarla. Vedi il suo piede incurvarsi in segno di fastidio… le stai facendo il solletico… allora ti sente… continui con più foga ma questa volta il fastidio che le provochi la disturba talmente tanto che abbassa il piede su di te pronta a grattare la pianta sul tappeto sotto di lei… eih, pare che tu sia di nuovo in pericolo… cadi e le tue gambe vengono bloccate sotto al suo piede mentre si accinge a schiacciarlo sul pavimento con te in mezzo… il piede è presto su di te ed incominci a sentire la pressione che si incrementa sulle tue gambe e poi, man mano che ti trovi coperto da quel piede, sempre più in su, lo stomaco e poi il petto… la tua testa è l’unica parte del tuo corpo che rimane salva… ma non per molto… tra poco sarai morto… Negli ultimi attimi della tua agonia con tutto il tuo fiato urli…

“Simonaaaaaaa!!!! Mi stai per schiacciareeee!!!! Ti prego non farloooooo!!!! Sono sotto al tuo piedeeeeeee!!!!!”

il piede di Simona si blocca e lo cedi scostarsi un po’ mostrandoti il suo viso di angelo che sta guardando verso di te… Simona ti guarda con attenzione e con stupore dice…

“MAH… COSA… COSA TI E’ SUCCESSO??? COME HAI FATTO A DIVENTARE COSI’ PICCOLO???”

Allora la luce ritorna su di te e Simona si inginocchia per poter vedere meglio quel piccolo uomo ai suoi piedi con una espressione di incredulità…Vedi il suo viso lassù mentre ti guarda disorientata… Non sa cosa fare… sicuramente non ti può lasciare a scorrazzare sul pavimento… potrebbe essere pericoloso. Ti prende tra le sue mani e ti deposita sul suo letto. Poi ti dice…

“ADESSO SEI AL SICURO!”

Simona ti guarda affascinata dalle tue straordinarie dimensioni, è incredula di avere davanti a se un uomo così piccolo. Tu te ne stai in silenzio guardandola in alto sopra di te, hai un po’ paura, quale sarà la sua prossima reazione? In fondo pochi istanti fa ha cercato di schiacciarti come un insetto, speri nei suoi buoni propositi. Simona è l’unica che può riportarti alle tue reali dimensioni… Ti guarda arrabbiata e ti dice…

“AVANTI, RACCONTAMI COSA TI E’ SUCCESSO…”

anche se Simona pensa di aver capito cosa hai fatto… le racconti tutta la tua storia… le pozioni, la formica gigante, il viaggio dentro alla sua calza, i rischi corsi dentro alle scarpe della sua amica Manuela, le fughe per non essere schiacciato da lei…Dopo aver ascoltato tutto, irritata, ti dice…

“MA COME TI E’ VENUTO IN MENTE DI TOCCARE LE MIE POZIONI??? TI AVEVO DETTO CHE NON VOLEVO CHE TU LE PROVASSI!!! MI PARE DI ESSERE STATA ABBASTANZA CHIARA NO??? MA TU NO, NON HAI RESISTITO ALLA TENTAZIONE ED ADESSO GUARDA COME SEI RIDOTTO!!! POCO FA TI STAVO ADDIRITTURA SCHIACCIANDO!!! SAI CHE SE NON TI AVESSI SENTITO, ADESSO NON ESISTERESTI PIU’!!! IMMAGINA LA SENSAZIONE CHE AVRESTI PROVATO SENTENDO IL TUO CORPO SCHIACCIATO SOTTO IL MIO PIEDE!!! TI RENDI CONTO DEL PERICOLO CHE HAI CORSO???”

Poi si ferma un attimo e continua… ancora più arrabbiata…

“SPERO CHE TU NON MI ABBIA PORTATA A LETTO SOLO PER LE POZIONI!!! SE COSI’ FOSSE TI DOVRESTI SENTIRE DAVVERO UN VERME!!! DIMMI CHE NON E’ COSI’!!!”

Tu la guardi con uno sguardo come per chiedere pietà… e poi abbassi lo sguardo… Lei ti guarda con disprezzo e ti dice…

“SAI UNA COSA??? TI SEI MERITATO TUTTO QUESTO!!! NON SEI DEGNO NEMMENO DI ESSERE DEFINITO UOMO!!!”

Tu le chiedi…

“Ti prego Simona… mi dispiace… è stata una tentazione troppo forte per me… ti prego perdonami… aiutami a tornare normale…”

Lei replica…

“MI FAI SCHIFO… SEI INGUARDABILE… SAREBBE STATO MEGLIO SE TI AVESSI SCHIACCIATO PRIMA… ALMENO NON DOVEVO VEDERE QUELLA TUA FACCIA!!!”

Nel frattempo che Simona ti sta parlando si sentono dei rumori dall’ingresso ed una voce…

“SIMONA, SIAMO ARRIVATI”

Sono i suoi genitori che stanno rientrando a casa…Guardi in faccia Simona e con un sinistro sorriso ti dice…

“BEH… NON E’ DETTO CHE TI DEBBA MAI PIU’ RIVEDERE IN FACCIA…”

La vedi guardare dentro alla scatola che ha sulle gambe ed inizia a fare una orribile conta. Sembra la roulette russa…

“AMBARABA’ CICCI COCCO….”

Alla fine della conta il suo dito si posa su una boccetta contenente una pozione di color porpora… La prende e te la mostra dicendo…

“MMMMM… CHE BEL COLORE CHE HA QUESTA POZIONE… CHISSA’ CHE EFFETTI HA… TU MI HAI CHIESTO DI PROVARE LE POZIONI SU DI TE… BEH… QUESTO E’ IL MOMENTO GIUSTO!!!”

Simona apre la boccetta e gira la bottiglietta su di te… cerchi di coprirti con le mani ma mezza boccetta viene versata sul tuo corpo ed adesso sei disteso a terra, zuppo di quel liquido misterioso… cosa ti succederà adesso??? Speri che il tuo destino non sia così crudele con te… ma presto le tue speranze svaniscono… la fortuna non è stata generosa questa volta… vedi il liquido prendere vita su di te… lo vedi insinuarsi sotto ai tuoi vestiti… senti la tua pelle bruciare e ti dimeni a terra strappandoti i vestiti di dosso… Simona ti guarda e poi si alza dal letto incurante di quello che ti sta per succedere… va a salutare i suoi genitori chiudendosi la porta dietro alle spalle e raggiungendoli in corridoio… Nel frattempo tu, rimasto solo in camera di Simona, ti stai rotolando a terra… ogni parte del tuo corpo è presa da un dolore che cresce sempre di più fino a che non perdi i sensi e svieni…

Quando Simona rientra in camera ti risvegli distrutto… sembra che ti abbia investito uno schiacciasassi… hai le ossa rotte e sei disteso sulla schiena… ti senti strano… ma colleghi questa sensazione all’effetto della pozione e forse non hai tutti i torti…Simona ti sta cercando e la vedi aggirarsi nei paraggi di dove ti trovi… poi la vedi alzare le coperte del letto che toccavano a terra e guardare nella tua direzione per un secondo ed in fine lasciare ricadere le coperte nella posizione in cui erano. Strano che non ti abbia visto… cosa ti è successo per farti passare così inosservato ai suoi occhi??? La senti chiamare il tuo nome e dire…

“ESCI FUORI, TANTO NON PUOI SCAPPARE, NON PUOI CHE RASSEGNARTI… AHAHAHAHAH!!!”

A quelle parole cerchi di rimetterti dritto e ti aiuti con le zampe sbilanciandoti su di un lato mettendoti pancia sotto… Eih… un attimo… ho detto zampe??? Mah, cosa ti è successo??? Ti guardi meglio e scopri che al posto dei tuoi arti adesso ci sono delle zampine nere e che il tuo corpo è diventato tutto nero. Una corazza nera ti copre la schiena e due antenne lunghissime ti escono dalla testa… Non è possibile… Il terrore cresce in te quando capisci cosa ti è successo… quella pozione color porpora ti ha trasformato in uno sporco, schifoso, orrendo scarafaggio. Cosa farai adesso??? Finchè eri solo rimpicciolito la speranza di farti vedere era lontana ma possibile… adesso chiunque ti vedrà ti scambierà per uno scarafaggio… perché lo sei… Scappi in preda al panico agitando le tue otto zampe passando dietro ai piedi di Simona che non si accorge di te… Corri verso la porta ma tutto ad un tratto la porta si apre lanciandoti in aria per metri e metri… guardi verso la porta e vedi la madre di Simona che è entrata per parlare con sua figlia ma prima che incominci a dire qualcosa il suo sguardo si posa su di te… e dice…

“CHE SCHIFO!!! UNO SCARAFAGGIO!!! SIMONA, DOVRESTI FARE PIU’ ATTENZIONE IN CAMERA TUA!!!”

Così dicendo fa tre passi verso di te ed in un attimo i suoi piedi, calzati in un paio di ciabattine infradito , ti circondano.. No, non hai via di scampo… vedi il suo piede destro alzarsi mentre ti guarda schifata e la suola della sua ciabatta alzata in aria sopra di te. Poi decide che è ora di abbassare il piede sull’insetto e comincia la sua corsa in basso… Tu guardi in alto bloccato da quello che stai vedendo… la sporca suola della ciabatta della madre di Simona che ti sta per schiacciare… Simona ti guarda e capisce tutto… capisce che quella pozione che ti ha versato addosso ti ha trasformato in quello scarafaggio che sta per finire i suoi giorni sotto il piede di sua madre… quindi si gode la scena con il suo ghigno sinistro godendosi la tua fine…

Vedi la suola avvicinarsi sempre di più su di te fino a che il tallone si poggia a terra… tu sei proprio sotto la parte anteriore della suola che è l’unica cosa che adesso puoi vedere… li sotto noti che altri insetti sono stati schiacciati prima di te ma di loro erano rimasti solo pochi resti… Il piede prosegue la sua corsa finchè ti trovi bloccato dal piede che dolcemente di è posato su di te… Non puoi più muoverti… maledici il momento che hai visto quelle pozioni… ma questo non è sufficiente a salvarti… dopo un attimo la madre di Simona decide di porre fine alla vita dell’insetto che adesso si trova sotto al suo piede e con indifferenza sposta tutto il suo peso in avanti sull’area di suola sotto la quale ti trovi. Senti scaricarsi tutta la mole di quella donna su di te… senti le tue ossa frantumarsi, la pressione comprimere il tuo corpicino di insetto sul pavimento ed in fine un CRACKKK pone fine alle tue sofferenze e per te è buio completo. La madre di Simona si siede sul letto sfilandosi la ciabatta e girandola verso di lei dalla parte della suola per controllare l’opera che ha appena compiuto… tu non sei ancora morto ma non sei in grado di muoverti… il tuo corpo è ridotto ad una poltiglia informe su quella suola… riesci a vedere la sua faccia compiaciuta, cerchi di lanciare un ultimo grido di disperazione ma mentre lo stai facendo, con altrettanta indifferenza di quella adoperata per schiacciarti rigira la ciabatta nel verso giusto rimettendoti in direzione del pavimento e riposa la ciabatta a terra per reinfilarsela. Il suo piede rientra nella ciabatta e l’infradito ritrova alloggiamento tra l’alluce ed il secondo dito, dopodichè si alza in piedi spappolando il resto del tuo corpo già inesistente, dice a sua figlia…

“BISOGNA FARE ATTENZIONE A QUESTI INSETTI, SONO COME QUEL PARASSITO CHE ABITA QUI ACCANTO… NON PORTANO MAI NIENTE DI BUONO!!!”

Simona annuisce sorridendo e guardando il piede di sua madre sotto il quale ti trovi…La madre di Simona si dirige verso la porta della stanza muovendo un passo con il piede sinistro alzando la suola destra dietro di se, quella sotto la quale sei stato schiacciato… il tuo sguardo offuscato si incrocia con quello di Simona per un attimo finchè ti senti alzato da terra e poi il pavimento ti viene incontro e questa volta la tua testa viene schiacciata sotto al suo peso… e per te è finita…

Quello che rimane di te diventerà sporco sotto la suola delle ciabatte infradito della madre di Simona e si consumerà ben presto sul terreno calpestato da lei… passo dopo passo finchè scomparirai totalmente dalla faccia di questa terra…

Hai fatto felice Simona… Adesso non vedrà mai più la tua faccia…

Fine.



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